SIT S.P.A. APPROVA I RISULTATI 2019 E PROPONE ALL’ASSEMBLEA UN DIVIDENDO DI 0,14 EURO PER AZIONE

Il Presidente e AD Federico de’ Stefani: “Vogliamo essere protagonisti dei futuri scenari energetici a fianco delle aziende”.

Nel 2019 SIT ha conseguito:
▪ Ricavi consolidati pari a Euro 352,2 milioni (-2,1%)
▪ Vendite nella Divisione Heating per Euro 260,0 milioni (-8,6%)
▪ Vendite nella Divisione Smart Gas Metering per Euro 88,6 milioni (+23,1%)
▪ EBITDA consolidato pari a Euro 48,7 milioni (+11,2%) che include l’effetto della prima applicazione dell’IFRS 16 pari a Euro +2,2 milioni
▪ Utile netto consolidato pari a Euro 19,9 milioni (-17,9,%) con un tax rate che beneficia di un provento fiscale straordinario di Euro 3,7 milioni
Nel quarto trimestre dell’anno le performance realizzate sono:
▪ Ricavi consolidati pari a Euro 89,4 milioni (-0,9%)
▪ Vendite nella Divisione Heating per Euro 69,3 milioni (-6,7%)
▪ Vendite nella Divisione Smart Gas Metering per Euro 19,1 milioni (+25,7%)
▪ EBITDA consolidato pari a Euro 11,6 milioni (+27,5%) che include l’effetto della prima applicazione dell’IFRS 16 pari a Euro +0,5 milioni
▪ Posizione finanziaria netta al 31 dicembre 2019 pari a Euro 78,4 milioni comprensivo dell’effetto della prima applicazione dell’IFRS 16 pari a Euro 5,7 milioni
▪ Investimenti dell’esercizio pari a Euro 23,0 milioni

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Padova, 26 marzo 2020
Il Consiglio di Amministrazione di SIT S.p.A. (“SIT” o la “Società”), società quotata sul segmento MTA di Borsa Italiana S.p.A., nella riunione odierna presieduta dal Presidente e Amministratore Delegato Federico de’ Stefani, ha approvato i risultati consolidati dell’esercizio 2019.

“Nel 2019 il Gruppo Sit ha raggiunto traguardi importanti grazie al forte impegno e lavoro di tutte le persone che con professionalità hanno accettato e vinto le sfide che il mercato quotidianamente ci ha posto”– ha dichiarato Federico de’ Stefani, Presidente ed Amministratore Delegato di SIT S.p.A, che continua: “Nel corso dell’anno, SIT si è impegnata a crescere insieme alla comunità in cui opera, consapevole che il suo fine ultimo è di creare valore per tutti i suoi stakeholder, affiancando alle performance economiche anche quelle etiche, privilegiando la produzione di prodotti di qualità e l’attenzione agli impatti sociali ed ambientali. Lavorare generando valore per l’azienda e per tutti coloro che fanno parte dell’ecosistema sociale, economico e produttivo di SIT è parte del nostro DNA: per questo abbiamo sentito la necessità di comunicarlo con forza attraverso un aggiornamento della nostra mission, vision e valori.

Stiamo vivendo un momento di forte incertezza. L’emergenza Coronavirus sta mettendo in grave difficoltà il nostro Paese, il sistema sanitario ed economico ed il tessuto imprenditoriale italiano. L’andamento del titolo, a maggior ragione in questo periodo critico, non riflette il valore che abbiamo dimostrato di saper creare, ovvero di un player, leader di mercato, capace di dimostrare la propria solidità.

Per SIT il futuro post pandemia da Covid-19 è carico di sfide e opportunità: non solamente la nostra capacità di creare opportunità di crescita, la transizione energetica e le dinamiche del mercato, ma anche la trasformazione digitale, l’evoluzione del modo di lavorare, gli strumenti ed i luoghi di lavoro. SIT c’è. La pandemia non scalfisce il nostro impegno, sempre intatto e vivo, nell’essere il principale partner di soluzioni per il controllo energetico e climatico.”

KEY FINANCIALS

(Euro.000) 2019 % 2018 % diff%
Ricavi da contratti con clienti 352.207 100,0% 359.688 100,0% -2,1%
EBITDA 48.739 13,8% 43.821 12,2% 11,2%
EBIT 24.734 7,0% 23.955 6,7% 3,3%
Risultato netto 19.928 5,7% 24.265 6,7% -17,9%
Flussi di cassa della gestione operativa 9.992 3.215

 

(Euro.000) 31/12/2019   31/12/2018
Posizione finanziaria netta (1) 78.397 71.334
Capitale circolante netto commerciale 34.971 29.473
Capitale circolante netto commerciale/Ricavi 9,9% 8,2%

(1) Al 31.12.2019, la Posizione finanziaria netta comprende l’effetto della prima applicazione dell’IFRS 16 pari a Euro 5.707 migliaia.

I ricavi consolidati del 2019 sono pari a Euro 352,2 milioni con una diminuzione del 2,1% rispetto al 2018 (Euro 359,7 milioni). Nel quarto trimestre i ricavi sono pari a Euro 89,4 milioni con una riduzione di 0,9% rispetto all’anno precedente. I dati di vendita consolidati riflettono un andamento diverso per le due Divisioni.

(Euro.000) 2019 % 2018 % diff %
Heating 260.026 73,8% 284.543 79,1% (8,6%)
Smart Gas Metering 88.625 25,2% 71.966 20,0% 23,1%
Totale vendite 348.651 99,0% 356.509 99,1% (2,2%)
Altri ricavi 3.556 1,0% 3.179 0,9% 11,9%
Totale ricavi 352.207 100% 359.688 100% (2,1%)

Le vendite della Divisione Heating sono pari a Euro 260,0 milioni segnando una diminuzione del 8,6% (-6,7% nel quarto trimestre) rispetto all’anno precedente principalmente imputabile alla contrazione del mercato europeo e asiatico, solo parzialmente compensata dal buon andamento del mercato americano che ha registrato un incremento del +12,0%, +6,6% a cambi costanti.

Nel mercato americano, che rappresenta il 23,6% delle vendite divisionali, la crescita è riconducibile all’incremento di quota di mercato nel segmento Storage Water Heating grazie al rinnovo di un contratto pluriennale con uno dei principali clienti del settore e al buon andamento dell’elettronica nel Direct Heating.

Per quanto attiene all’Europa, che escludendo l’Italia rappresenta il 46,5% delle vendite divisionali, il 2019 é in riduzione del 15,0% mentre il quarto trimestre 2019 registra una diminuzione contenuta al 10,4% rispetto allo stesso periodo 2018. La riduzione ha interessato tutti mercati ma in particolare la Turchia che rappresenta il 10,1% delle vendite divisionali dove l’andamento registra una riduzione del 31,1% (-18,7% nel quarto trimestre) essendo venuto meno l’effetto della normativa E.r.P – Energy Related Products che aveva sostenuto le vendite nella prima parte del 2018..

L’andamento dell’Italia che rappresenta il 19,6% delle vendite divisionali, ha segnato una riduzione del 7,7% rispetto all’anno precedente (quarto trimestre in linea rispetto al 2018) quale riflesso indiretto della sospensione del programma di incentivi introdotto dal governo cinese (“coal to gas policy”) in essere nella prima parte del 2018 oltre che il rallentamento del mercato di sbocco locale.

La Cina (pari al 5,8% delle vendite divisionali) ha registrato nel 2019 una riduzione del 12,8% rispetto al 2018, con un quarto trimestre 2019 in linea con l’anno precedente.

La Divisione Smart Gas Metering realizza nel 2019 vendite per Euro 88,6 milioni con un incremento del 23,1% rispetto ai 72,0 milioni di Euro del 2018. Nel solo quarto trimestre le vendite sono in crescita del 25,7%.

A livello di prodotti, le vendite hanno riguardato per Euro 84,5 milioni contatori Residenziali (pari al 95,4% del totale) e per Euro 3,8 milioni contatori Commercial & Industrial. Nel 2018 erano rispettivamente Euro 70,0 milioni (+20,8%) ed Euro 1,8 milioni con un incremento di questi ultimi del 107% per effetto dell’entrata in produzione della seconda generazione di prodotto già lanciata nel segmento Residenziale. I ricavi del 2019 sono sostanzialmente realizzati tutti sul mercato italiano.

Il costo di acquisto delle materie prime e dei materiali di consumo, comprensivo delle variazioni delle rimanenze, è stato pari a Euro 194,9 milioni, con un’incidenza del 55,3% sui ricavi, rispetto al 54,0% registrato nel 2018, andamento dovuto all’incremento dei costi di trasformazione, solo parzialmente compensato dalla riduzione dei prezzi di acquisto.

I costi per servizi, pari a Euro 38,9 milioni, hanno un’incidenza del 11,0% sui ricavi, rispetto all’12,4% del 2018 (pari ad Euro 44,5 milioni). Tale diminuzione è dovuta all’effetto combinato di azioni di razionalizzazione poste in essere nel corso del 2019 legate alle lavorazioni esterne (circa Euro 1,6 milioni); riduzione nei costi di trasporti (circa Euro 1,2 milioni); costi non ricorrenti legati alla transizione al mercato MTA avvenuta nel 2018 per complessivi 1,2 milioni; l’effetto di natura contabile legato alla prima applicazione dell’IFRS 16, che ha determinato la riduzione dei costi per affitti e noleggi di circa Euro 2,2 milioni.

Il costo del personale è pari a Euro 69,4 milioni con un’incidenza sui ricavi del 19,7% (era 20,5% nel 2018) registrando una diminuzione di Euro 4,2 milioni, dovuta principalmente all’effetto degli oneri non ricorrenti iscritti nell’esercizio 2018, pari a Euro 2,5 milioni, relativi ai costi della risoluzione consensuale del rapporto di lavoro con il direttore generale, e alla riduzione dei volumi che ha comportato un minor ricorso a personale somministrato (Euro 3,2 milioni).

Gli ammortamenti e svalutazioni, pari Euro 24,1 milioni, registrano un incremento di Euro 4,1 milioni, +20,3% verso lo stesso periodo dell’anno scorso per effetto dell’entrata in funzione degli investimenti realizzati nel corso del 2018 (impatto di circa 3,7 milione di Euro) oltre che per la prima applicazione dell’IFRS 16 (Euro 2,1 milioni). Si segnalano svalutazioni non ricorrenti di cespiti per Euro 0,7 milioni per cambiamento nella loro destinazione.

La voce accantonamento per rischi registra nel 2019 un valore di Euro 138 migliaia contro Euro 2,1 milioni del 2018. La voce risente di una riduzione per rilasci del fondo garanzia prodotti di Euro 463 migliaia a fronte dell’applicazione di una percentuale aggiornata di valutazione e analisi dei resi per difettosità, e di Euro 412 migliaia per il venir meno delle obbligazioni verso clienti per potenziali indennizzi previsti contrattualmente.
Gli altri oneri e proventi, pari a Euro 53 migliaia, includono proventi non ricorrenti per Euro 0,7 milioni relativi ad un rimborso assicurativo.

L’EBITDA, comprensivo della prima applicazione dell’IFRS 16 per Euro +2,2 milioni, è pari a Euro 48,7 milioni, in crescita del 11,2% rispetto all’esercizio 2018 (pari a Euro 43,8 milioni). Si segnala che nel 2018 erano stati sostenuti oneri non ricorrenti per complessivi Euro 6,8 milioni (di cui Euro 2,7 milioni per costi del personale legati alla transazione con il direttore generale ed Euro 2,4 milioni per la transizione dal mercato AIM al mercato principale MTA) mentre nello stesso periodo del 2019 le operazioni non ricorrenti hanno determinato proventi netti di Euro 0,4 milioni.

Il risultato operativo (EBIT) di Gruppo passa così da Euro 24,0 milioni del 2018 a Euro 24,7 milioni del 2019 (+3,3%) con un’incidenza sui ricavi in aumento dal 6,7% al 7,0%.

Gli oneri finanziari del 2019 ammontano ad Euro 4,2 milioni in riduzione rispetto al 2018 (Euro 4,8 milioni). I proventi finanziari, pari ad Euro 2,0 milioni, sono in diminuzione rispetto all’esercizio precedente (Euro 13,3 milioni). Tali proventi finanziari includono la variazione di fair value che per il 2018 è positiva relativamente all’andamento del valore di mercato delle Performance Shares (pari a Euro 3,2 milioni) e dei Warrant emessi dalla Società (per Euro 9,5 milioni rispetto a Euro 1,5 milioni dell’esercizio 2019.

Gli oneri finanziari netti adjusted, ovvero al netto delle citate variazioni di fair value, nel 2019 ammontano a Euro 3,6 milioni in diminuzione rispetto agli Euro 4,3 milioni del 2018.

Le imposte di periodo ammontano a Euro 1,4 milioni contro Euro 7,8 milioni del 2018. Si segnala che nel corso del terzo trimestre 2019 alla Società è stato notificato l’esito favorevole dell’interpello presentato all’Agenzia delle Entrate concernente il trattamento fiscale della variazione di fair value relativa ai Warrant e alle Performance shares in essere negli esercizi 2017 e 2018. Conseguentemente, si è provveduto ad iscrivere il relativo provento fiscale non ricorrente per Euro 3,7 milioni.

L’utile netto del periodo è pari a Euro 19,9 milioni contro Euro 24,3 milioni del 2018.

L’utile netto adjusted, al netto degli effetti non ricorrenti sopradescritti, nel 2019 è pari ad Euro 14,9 milioni contro Euro 19,6 milioni del 2018 rispettivamente 4,2% e 5,4% dei ricavi.

Al 31 dicembre 2019 l’indebitamento finanziario netto è pari a Euro 78,4 milioni (include l’impatto dell’adozione dell’IFRS 16 pari a 5,7 milioni di euro) contro Euro 71,3 milioni al 31 dicembre 2018.

L’evoluzione della posizione finanziaria netta è riportata nella tabella seguente:

(in migliaia di Euro) 2019 2018
Flussi generati dalla gestione corrente (A) 48.941 48.138
Flussi finanziari generati (assorbiti) da movimenti di Capitale Circolante (B) (15.999) (15.056)
FLUSSI FINANZIARI DELLA GESTIONE OPERATIVA (A + B) 32.942 33.082
Flusso finanziario dell’attività di investimento (C) (22.950) (29.867)
FLUSSI FINANZIARI DELLA GESTIONE OPERATIVA DOPO L’ATTIVITA’ DI INVESTIMENTO (A + B + C) 9.992 3.215
Pagamento interessi (2.816) (3.657)
Variazione ratei per interessi 13
Costo ammortizzato (605) (559)
Variazione del FV dei derivati 76 (368)
Variazione riserva di traduzione 1.838 1.201
Variazioni di patrimonio netto e acquisto azioni proprie (685) (89)
Dividendi (6.969) (5.986)
IFRS 16 (731)
Variazione posizione finanziaria netta 100 (6.230)
Posizione finanziaria netta iniziale 78.479 65.105
Posizione finanziaria netta finale 78.379 71.335

Nel 2019 i flussi di cassa della gestione corrente sono pari a Euro 48,9 milioni, sostanzialmente in linea con il valore dell’anno precedente.

I flussi assorbiti dai movimenti di capitale circolante sono pari a Euro 15,9 milioni anche questi in linea con il 2018.

Gli investimenti per cassa effettuati nell’anno 2019 sono pari a Euro 23,0 milioni rispetta a Euro 29,9 milioni del 2018.

Risulta pertanto che i flussi di cassa operativi dopo l’attività di investimento sono pari a Euro 10,0 milioni contro Euro 3,2 milioni dell’anno precedente.

Tra i flussi della gestione finanziaria si segnala nel 2019 il pagamento di interessi per Euro 2,8 milioni, erano Euro 3,7 milioni nel 2018 e il pagamento di dividendi per Euro 7,0 milioni nel 2019 rispetto a Euro 6,0 milioni nel 2018.

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La Sintesi dei risultati relativi all’esercizio 2019 nonché il materiale illustrativo dell’andamento dei risultati del periodo sono disponibili sul sito internet www.sitgroup.it, nella sezione Investor Relations – Risultati finanziari, nei termini e con le modalità previste dalla normativa vigente.
Eventi successivi alla chiusura dell’esercizio ed evoluzione prevedibile della gestione

Con riferimento all’emergenza sanitaria legata alla diffusione del COVID19 manifestatasi globalmente a partire dall’inizio dell’anno, la Società ha attivato una serie di misure tese ad assicurare, su base continuativa, la regolarità della propria operatività, e garantire, al tempo stesso, la tutela della salute e della sicurezza sul lavoro dei propri dipendenti e collaboratori. Le misure adottate sono state oggetto di monitoraggio continuo, che si è svolto in stretto coordinamento con i principali stabilimenti italiani ed esteri.

Fino all’emanazione del DPCM del 22 marzo 2020, seppur in condizioni non ottimali, la Società ha garantito la continuità del proprio business, ridefinendo l’operatività all’interno dei propri stabilimenti, gestendo al meglio le relazioni con i clienti e con la catena di fornitura italiana ed internazionale. Si sono registrati alcuni ritardi nella fornitura di componenti da fornitori italiani, e rallentamenti nella logistica interna da e verso gli stabilimenti italiani ed esteri principalmente dovuti alle limitazioni introdotte nei trasporti, ma non tali da influire in modo materiale sulla continuità della produzione.

Dall’entrata in vigore del citato decreto, la Società si è attenuta alle disposizioni ivi previste, che comportano, a decorrere dal 23/25 marzo, la chiusura sul territorio nazionale di tutte le attività produttive considerate non essenziali.

Il perdurare di tali restrizioni potrebbe avere impatto anche sulla continuità operativa degli stabilimenti esteri, che risultano molto integrati nella filiera produttiva del Gruppo e le cui produzioni, di conseguenza, risultano difficilmente interscambiabili. Non è da escludere, inoltre, che i governi nazionali adottino le medesime misure attualmente in vigore in Italia, sospendendo, in tutto o in parte, le attività produttive locali. Per ridurre tale rischio, gli stabilimenti italiani, per quanto possibile, hanno provveduto ad anticipare le forniture agli stabilimenti esteri al fine di evitare fermi di produzione non imposti. Al tempo stesso, gli stabilimenti esteri hanno anticipato alcune forniture sia nei confronti dell’Italia (componenti e semilavorati), sia verso i clienti finali (prodotti finiti).

Il perdurare dell’emergenza sanitaria a livello mondiale e le stringenti misure adottate da numerosi governi nazionali per contrastarne l’ulteriore diffusione stanno incidendo sulle prospettive di crescita economica futura con probabili ricadute sullo scenario interno italiano ed internazionale.

Tale contesto di incertezza unito alle misure restrittive adottate progressivamente dai governi nazionali potrebbero comportare un ritardo nei piani con inevitabile impatto sui ricavi del Gruppo e sui risultati operativi. In questo scenario la Società ha già messo in atto una serie di misure tese a mitigare l’impatto di questo rischio ripianificando opportunamente l’avvio di nuovi progetti e iniziative di investimento non strategiche in attesa di una stabilizzazione dello scenario complessivo.

Allo stato attuale non è possibile peraltro prevedere l’evoluzione di questo fenomeno né è possibile determinare gli eventuali impatti che possano dar luogo a rettifiche dei valori iscritti delle attività e delle passività del Gruppo.

Dichiarazione del dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili e societari

Il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, dott. Paul Fogolin, dichiara ai sensi del comma 2 dell’articolo 154-bis del Testo Unico della Finanza che l’informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri ed alle scritture contabili.

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